La società in cui viviamo “non tiene conto dell’anima dell’uomo”.
Dall’ultimo incontro di LeggerMente queste parole echeggiano ancora nelle nostre orecchie.
La società narcisista ed esteta di oggi viene narrata emblematicamente dall’autore Alessandro D’Avenia in L’appello, libro del mese di giugno del nostro club dei Sicani.
Ogni lettore di LeggerMente, sembra essersi rivisto e, in qualche modo, calato nell’interiorità dei personaggi che compongono il libro.
L’ autore, infatti, attraverso le storie dei ragazzi, del professore e degli altri personaggi, ha accompagnato ciascuno di noi in un viaggio introspettivo.
Un percorso che partendo dal buio, raggiunge la luce verso un mondo che ancora può cambiare. E lo fa con un atteggiamento a tratti ironico a tratti commovente, ricordandoci che il fine dell’essere umano non è l’individualismo, ma la comunità.
Questo bisogno di collettività, rispecchia perfettamente l’essenza di ogni incontro del club che, proprio come il prof. Omero Romeo, fa tesoro dell’alterità e chiama all’appello ogni esistenza.
È dunque trascorso il mese in compagnia di Alessandro d’Avenia ed è il momento di affrontare nuove letture.
Il libro del mese di luglio scelto da LeggerMente, ci porterà un po’ più vicini a casa. Si torna in Sicilia con Io posso. Due donne contro la mafia di PIF e Marco Lillo.
Il libro racconta la storia delle sorelle Pilliu che si sono trovate negli ultimi trent’anni a lottare da sole contro la mafia, quest’ultima interessata a impossessarsi illegittimamente della loro casa. Nonostante il tribunale abbia riconosciuto il torto subito e un risarcimento, le sorelle Pilliu non hanno mai ricevuto neanche una parte di quello che le spetta e – oltre il danno la beffa – oggi l’Agenzia delle entrate chiede alle sorelle il 3% di un risarcimento mai ricevuto.
Abbiamo scelto questo libro, non solo perché si prospetta una lettura davvero interessante, ma anche perché le motivazioni preannunciate dagli autori non possono lasciarci indifferenti. Ci piace pensare che con un gesto semplice come acquistare un libro possiamo renderci utili e, anche LeggerMente, può contribuire a cambiare il finale di questa storia.
I Tre obiettivi degli autori:
«Il primo: attraverso la vendita di questo libro raccogliere la cifra necessaria per pagare quel famoso 3 per cento dell’Agenzia delle entrate. Il secondo: far avere lo status di ‘vittime di mafia’ alle sorelle Pilliu. Il terzo: ristrutturare le palazzine semidistrutte e concederne l’uso a un’associazione antimafia. ‘Io posso’ è una sorta di mantra a Palermo. Non importa cosa dice la regola, perché tanto ‘Io posso’. Le regole valgono solo per gli stupidi. ‘Io posso’ sottintende sempre: ‘E tu no’. Ecco, a noi piace molto questa frase. La gridiamo a gran voce ma con un senso opposto. Io posso e tu no perché io sono lo Stato e tu no».
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