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PASQUA ITINERANTE

Non si può certo dire che la Pasqua del 2019 sia stata come tutte le altre per gli studenti che hanno aderito alle attività estive di formazione umana e spirituale che il nostro compaesano Padre Salvatore Collura, dell’Ordine dei Gesuiti, porta avanti ormai da anni.

Il nostro “Totò” Collura ritorna nella sua terra e coinvolge i ragazzi di Sikanamente e le guide di Sikania Trek nel progetto della “Pasqua Itinerante”. La ricetta di “Totò” è semplice quanto efficace: boschi e campi agricoli attraversati da una antica via di pellegrinaggio, dove ancora oggi le crepe del terreno si riflettono nelle crepe delle mani di chi la terra la lavora nel rispetto della tradizione. A questo si aggiungono gli antichi borghi dei Monti Sicani per apprezzare: la semplicità della gente, la bellezza di un piccolo gesto dopo un lungo cammino, tutte quelle piccole cose che nel quotidiano risultano banalmente usuali e inoltre per conoscere nuovi modi di vivere di pensare, non migliori o peggiori, ma semplicemente diversi dal proprio, per poterne trarre il meglio.

Questa esperienza segue le antiche orme pellegrine della Magna Via Francigena. La prima tappa è la solenne Cattedrale di Monreale, simbolo di commistione culturale e sociale, che testimonia ancora dopo mille anni che un re norvegese e delle maestranze nordiche, islamiche e bizantine possono collaborare, vivere insieme ed unire le proprie capacità.

Tappa interessante è stata quella di Portella della Ginestra, luogo della strage del bandito Giuliano, luogo simbolo di lotta contro ogni forma di violenza e criminalità dove i ragazzi dell’Associazione Culturale Bashkë ci hanno mostrato il meraviglioso murale “L’Urlo dell’Innocenza”.

Le tappe e le esperienze accrescono il bagaglio culturale e la contaminazione sociale dei giovani pellegrini che, da Piana degli Albanesi, proseguono per Santa Cristina Gela, Tagliavia e Corleone addentrandosi sempre di più nel territorio Sicano.

Ogni passo in avanti è un passo indietro nel tempo alla scoperta di antichi strumenti, mestieri, usanze, riti, storie, leggende e tradizioni.

Palazzo Adriano e la sua inconfondibile piazza, che il 26 Marzo del 1990 fu consacrata da una statuetta nella notte degli Oscar grazie al genio di Tornatore col suo Nuovo Cinema Paradiso, accoglie i ragazzi con il suo calore e la sua aria familiare. Infine, ha inizio la salita fra i sentieri della Valle del Sosio verso Prizzi e già avvicinandosi al Paese si percepisce che il giorno di Pasqua in questo paese si festeggia in modo inusuale. Maschere e catene, corna e pelli di pecora. È il Ballo dei Diavoli, una tradizione antichissima, forse unica nel suo genere, che ha divertito e sorpreso i giovani pellegrini.

I ragazzi sono stati accolti al C.A.O.S., Centro di Aggregazione Sociale Sikanamente, dove hanno conosciuto il resto dei ragazzi dell’associazione, ma anche dei veri pellegrini che avebbero trascorso la notte nei nostri alloggi e poi hanno conosciuto un ragazzo Dave Atkinson, texano di Dallas, che in paese non ha bisogno di presentazioni visto che ormai da anni passa le sue vacanze a Prizzi portando artisti, street artist, amici per far conoscere il paese del quale si è innamorato al punto tale da comprare una piccola casetta.

Il giorno di Pasquetta è volutamente andato come da tradizione. Chitarre, fuoco, prodotti locali, in compagnia di tanti amici, in un rifugio in riva ad un fiume avvolto dalla vegetazione della riserva naturale di Tagliarini.

Padre Collura ha dato tanto a questi ragazzi con questa esperienza, ma anche a noi Figli del C.A.O.S. perchè ci ha dato la possibilità di vedere con gli occhi di quei ragazzi la nostra realtà e quella bellezza che così facilmente dimentichiamo e di leggere nei suoi occhi l’amore per ogni filo d’erba di queste montagne.

Ci preme sottolineare che nulla di tutto questo sarebbe stato possibile senza la collaborazione e la disponibilità dell’associazione culturale Bashkë, del Comune di Santa Cristina Gela e di Don Enzo Cosentino, del Comune di Corleone e di Don Luca Leone, del Comune di Palazzo Adriano e delle Giubbe d’Italia e della Protezione Civile di Palazzo Adriano, del Comune di Prizzi, del Corpo Forestale e degli operatori forestali, del Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale, del Comitato Magna Via Francigena Monreale-Altofonte e del Trasfer and Turism di Mario Blanda.

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