Non staremo qui a citarvi le centinaia di ricerche scientifiche ma vi racconteremo quello che in questi anni abbiamo vissuto e le storie che i pellegrini ospiti del CAOS hanno voluto condividere. Oggi per molti camminare è quell’azione che consente di arrivare nel luogo da raggiungere perdendo più tempo possibile. I ritmi giornalieri non ci permettono di avere così tanto tempo infatti è fondamentale accedere ad informazioni o raggiungere obbiettivi o arrivare sul posto di lavoro o di studio sempre più velocemente. Ogni spostamento e ogni strumento che ci permette di raggiungere uno scopo va ottimizzato, perfezionato, accelerato e non ci rendiamo conto di quanto a volte il nostro corpo, la nostra mente senta invece il bisogno di rallentare, di apprezzare il cammino, di apprezzare ogni passo. Camminare per il gusto di farlo, camminare per scoprire nuovi spazi, nuove realtà, costumi e tradizioni. Ma intraprendere un cammino è molto di più. Si possono lasciare a casa le preoccupazioni e i problemi o si possono portare in cammino focalizzandosi sulle soluzioni che affioriranno con più facilità del solito. Si può viaggiare in gruppo accettandone i compromessi e le dinamiche e imparando a condividere pensieri e sensazioni. La condivisione intesa come scambio naturale, istintivo senza ne bilance ne pesi. Il sapersi adattare ad ogni situazione, il superare imprevisti, vivere col minimo indispensabile, ci farà apprezzare ogni gesto, ci indicherà cosa è superfluo e cosa è necessario nella vita e ringrazieremo per ogni dono, per ogni accoglienza, per ogni storia, per ogni sorriso. Al contrario molti ricercano il silenzio. Rimanere soli con se stessi è una circostanza dalla quale molti fuggono, è un atto di coraggio ma indispensabile per comprendere il proprio modo di vedere le cose, il proprio modo di pensare e di affrontare paure e turbamenti silenziati dalle distrazioni e dalla quotidianità. I cammini Siciliani hanno proprio questa doppia caratteristica; lasciarti solo in alcuni momenti e conoscere nuovi amici in altri. Il nostro spirito di accoglienza proprio dei siciliani è genuino, naturale e istintivo. Noi accogliamo per il gusto di accogliere come il pellegrino cammina per il gusto di camminare.